Giuseppe Maraniello
Nasce a Napoli nel 1945, vive e lavora a Milano. Dopo gli studi artistici e qualche anno di insegnamento presso il Liceo Artistico di Benevento, nel 1971 si trasferisce a Milano dove è insegnante di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo primo orientamento si rivolge a un’arte di indirizzo fotografico, per poi scoprirsi abile manipolatore di creta e di bronzo. Nel 1980 la rassegna “Dieci anni dopo: i nuovi nuovi” curata da Renato Barilli sancisce la nascita del gruppo dei Nuovi nuovi, alle cui esposizioni partecipa in maniera stabile anche Giuseppe Maraniello. Il linguaggio delle sue opere è il risultato di un intervento di ibridazione tra segno pittorico ed elaborazione scultorea, intervento nel quale l’artista concede largo spazio alla propria immaginazione di un universo esoterico e fantasioso, abitato da soggetti arcaici e mitici come arcieri, diavoletti, equilibristi. Nelle sculture prevalgono sensazioni di leggerezza e una sorta di gioco acrobatico tra equilibri precari, ricordi e visioni oniriche.
Oltre alle numerose sculture monumentali esposte permanentemente in spazi pubblici italiani e internazionali, si ricordano le esposizioni personali in istituzioni: Giardino di Boboli, Firenze (2009), Torre Guevara, Ischia (2004), Rocca Sforzesca, Imola (2002), Fortezza Firmafede, Sarzana (2001), Galleria Civica, Trento e Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1993).
Tra le collettive in istituzioni si ricordano: Giardini della Reggia di Venaria Reale (2016-2017), Musée D’Art Moderne et Contemporain, Saint-Ètienne e Museo MADRE, Napoli (2015), Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2005), MART, Rovereto (2004), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1997, 1980), Museo d’Arte Moderna, Bogotà (1992), Palazzo di Cristallo, Madrid (1990), Loggetta Lombardesca, Ravenna (1980), Galleria Civica dʼArte Moderna, Modena (1979). Nel 1990 partecipa con una sala personale alla XLIV Biennale dʼArte di Venezia.