Prima parte: L’invasione delle Aliene
Piante autoctone infestanti: nome che richiama il molesto, ma anche il bacchico il dionisiaco.
Per le "piante esotiche" si utilizza invece un altra terminologia, assai discutibile, denominandole "xenofite" o “piante aliene”, nome che richiama una nota serie di lungometraggi di fantascienza piuttosto terrificanti, intitolati Alien, appunto.
Ma tutto ciò ricorda anche un altro film: L'Invasione dei Trifidi, vero capolavoro del cinema: inizia proprio al Kew Garden, con l'apparizione di una strana plantula che, moltiplicandosi in seguito a dismisura, finirà per quasi distruggere il pianeta Terra.
Oggi è nata una vera e propria fobia per queste specie, casuali o naturalizzate che siano, che se trova una qualche ragione d'essere soltanto in certi casi puntuali, nella stragrande maggioranza è assolutamente inopportuna. Questa paura, inquietudine, risulta infatti piuttosto preoccupante e grave per tutte le implicazione socio-culturali ma anche etnoantropologiche che comporta.
E si susseguono congressi, convegni, tavole rotonde per scovare, sconfiggere e distruggere queste specie pericolose, invasive, “terroristiche”. Chiaro indice di un atteggiamento irrisolto verso i concetti di tolleranza e condivisione fra gli esseri viventi di questo pianeta.
Sembra che oggi si preferisca "confliggere", combattere e non "colludere", giocare insieme....
In quest'ottica si proporrà dunque un "Elogio delle Aliene", di alcune di queste piante esotiche, spesso fornite di straordinarie strategie adattative che , in questo periodo storico, sono spesso così fortemente temute e disprezzate.