Araucaria bidwillii Hook. F.

Fam. Araucariaceae
Famiglia molto importante negli studi sulla evoluzione che negli ultimi tempi si è arricchita di un nuovo genere. Nel caso di questa specie, notevole è anche il significato etno-botanico. La specie può raggiungere i 40 m con coni femminili che producono semi edibili lunghi fino a 30 cm. Pianta dioica, arriva fino a 50 mt, rami in verticilli di 10-15 scarsamente ramificati.
Foglie distribuite elicoidalmente, imbricate, lanceolate, ovate, appuntite, lunghe fino a 5 cm.Coni globosi ovoidi lunghi fino a 30 cm, larghi 23 cm, pesano fino a 5 kg e contengono fino a 150 semi. Vive nelle zone costiere del Queensland.Propagazione per seme. Dedicata a J. S. Bidwill che la portò a Kew dove fu determinata da W. J. Hooker nel 1843 Questa specie di araucaria viene anche chiamata “albero delle vedove del giardiniere” per via delle pigne grandi e pesanti prodotte dalla pianta. che cadendo da altezze considerevoli, potevano risultare letali per i taglialegna.

L’hortulus del monaco Walahfrid, in  De cultura hortorum,  non effigia il giardino edenico e neppure i frutteti mesopotamici della città di Uruk; non evoca l’esotismo assiro dei giardini di Nimrud e nemmeno i lussososi spazi pensili di Babilonia; non rappresenta le erbe balsamite dell’Egitto e tantomeno il genius loci dell’Arcadia. Né si prefigge di assomigliare ai giardini naturali delle Esperidi, alle geometrie artificiali del tempio di Efeso, ai giardini filosofici dei Greci, all’hortus urbanus dei Romani, all’hopus topiarum di cui parla Plinio il Vecchio, ai pergolati descritti nel De re rustica o ai giardini di piacere con la loro imitatio ruris. Non vuole richiamare i modelli dell’antichità o ricalcarne  le simbologie dell’hortus conclusus  medievale. Al contrario è un piccolo luogo ove regna la semplicità  e crescono con il soccorso della natura

e l’operosità  del giardiniere gli ortaggi per la tavola, le piante medicinali , infine i fiori con la loro bellezza.

Mario Gennari, Hortulus

 

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Una Seconda Natura

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