“Istruzioni per l’uso: prendete un terreno commisurato alle vostre forze, aspettate le
piogge di settembre e quindi gettate la miscela di sementi diverse che avete preparato.
Immergete le mani tra i baccelli oleosi del lino e della phacelia e fate il gesto ampio del
seminatore, gettando le braccia in avanti e lasciando che i semi vi scivolino tra le dita.
Ricominciate, seguendo il ritmo del vostro passo, fino a che non avete esaurito la provvista.
Aspettate due o tre settimane e poi tornate, una mattina, a osservare le piantine di gittaione,
di papavero, di cinoglosso, di borragine, di verbasco e di fiordaliso, che formano sul
terreno una lanugine verde e grigia. Fino alla primavera successiva, non fate niente.
Formate le isole e, tra di loro, il percorso, e ripetete la tosatura sugli stessi percorsi, fino a luglio. In
questo periodo il giardino è fiorito di specie che spariscono in fretta, e in settembre si avrà
un’altra fioritura di specie diverse.
Sopprimete le isole di fiori avvizziti non appena i loro semi si sono sparsi.
Fate attenzione a non sradicare le nuove piantine e disegnate altre isole.
I percorsi si formano da soli e anche quelli più recenti hanno già cambiato tracciato. Ritornate
al giardino e vedrete che tutto è diverso e tutto è uguale, tutto è pieno di erbe volute e di
altre impreviste: siete sul punto di inventare il giardino in movimento!” Gilles Clemènt
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