Dovyalis caffra (Harv. Et Sond.) Warb.

Fam. Flacourtiaceae
Famiglia interessantissima con generi molto particolari. In questo caso anche il significato etnobotanico è notevole. Il nome comune è melo dei caffri: pianta dioica con frutti edibili ricchi di vitamina C.
. Frutti costituiti da bacche subglobose schiacciate ai poli, color giallo zolfo, o aranciate, 2-3 cm, sormontati da una corona di stili persistenti, con buccia sottile pruinosa e vellutata.

“Istruzioni per l’uso: prendete un terreno commisurato alle vostre forze, aspettate le 

piogge di settembre e quindi gettate la miscela di sementi diverse che avete preparato.

 

Immergete le mani tra i baccelli oleosi del lino e della phacelia e fate il gesto ampio del 

seminatore, gettando le braccia in avanti e lasciando che i semi vi scivolino tra le dita.

 

Ricominciate, seguendo il ritmo del vostro passo, fino a che non avete esaurito la provvista.

 

Aspettate due o tre settimane e poi tornate, una mattina, a osservare le piantine di gittaione,

di papavero, di cinoglosso, di borragine, di verbasco e di fiordaliso, che formano sul

terreno una lanugine verde e grigia. Fino alla primavera successiva, non fate niente.

 

 Formate le isole e, tra di loro, il percorso, e ripetete la tosatura sugli stessi percorsi, fino a luglio. In 

questo periodo il giardino è fiorito di specie che spariscono in fretta, e in settembre si avrà 

un’altra fioritura di specie diverse.

 

 Sopprimete le isole di fiori avvizziti non appena i loro semi si sono sparsi.

 Fate attenzione a non sradicare le nuove piantine e disegnate altre isole.

 

 I percorsi si formano da soli e anche quelli più recenti hanno già cambiato tracciato. Ritornate 

al giardino e vedrete che tutto è diverso e tutto è uguale, tutto è pieno di erbe volute e di 

altre impreviste: siete sul punto di inventare il giardino in movimento!” Gilles Clemènt

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Una Seconda Natura

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