“Il giardino in movimento interpreta e sviluppa le energie presenti sul luogo e tenta di
lavorare il più possibile insieme, e il meno possibile contro, alla natura. Deve il suo nome
al movimento fisico delle specie vegetali sul terreno, che il giardiniere interpreta alla propria
maniera. Dei fiori si stabiliscono in mezzo a un sentiero e obbligano il giardiniere a scegliere:
conservare il passaggio o i fiori? Il giardino in movimento raccomanda di rispettare le specie
che si insediano in modo autonomo. Questi principi stravolgono la concezione formale del
giardino che, in questo caso, si trova totalmente affidato alle mani del giardiniere. Il disegno
del giardino, che cambia continuamente, è il risultato del lavoro di chi lo mantiene e non di
un’idea elaborata al tavolo da disegno.” Gilles Clèment
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