“Amo l’incolto, perché non vi si trova nulla che abbia a che vedere con la morte. La
passeggiata nell’incolto è aperta a tutti gli interrogativi perché tutto quello che vi succede
è destinato a eludere le speculazioni più avventurose. Il fatto che l’Ifl a (Fondazione
internazionale dell’architettura del paesaggio) classifichi le aree industriali abbandonate
come dei paesaggi in pericolo è un segnale davvero rivelatore. Si interpreta la riconquista
di un terreno, da parte della natura, come una degradazione, quando invece è esattamente
il contrario. E’ un residuo di idee stereotipate, come quella per cui l’uomo non deve mai
cedere il terreno che ha conquistato. Tutto quello che l’uomo abbandona al tempo, offre
al paesaggio la chance di essere contemporaneamente segnato, dalla sua presenza, e
liberato.” Gilles Clemènt
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